mercoledì 14 settembre 2011

Ciao Gino!

Carissimi lettori, sono due giorni che lascio in silenzio la mia anima, è tempo invece di ricordare un altro grande della musica italiana che ci ha lasciato domenica scorsa. Infatti, all'età di ottantasei anni se ne è andato il più grande baritono (opinione personale e discutibile) che la musica leggera abbia mai potuto vantare.

Mi riferisco al grande Gino Latilla, che viene ora ricordato solo per "Vecchio scarpone" (presentata al Sanremo1953) e "Tutte le mamme", vincitrice del Sanremo 1954. Questo brano, come avveniva nei festival storici, venne cantato dal nostro in coppia con il tenore bolognese Giorgio Consolini. Entrambe le versioni sono presenti su Youtube (quella di Latilla grazie a mrclimonmusica, quella di Consolini grazie a Mazzone1). La solennità della voce di Latilla per me è molto più affascinante, fa provare sensazioni molto più forte. Questa mia passione potrebbe anche essere semplicemente dovuta alla rarità del timbro di baritono, che oggigiorno è solo prerogativa della lirica, difatti la musica leggera è il regno della più totale disimpostazione vocale, delle voci senza personalità, tanto se sono stonate si truccano.

Si deve a Latilla anche la scoperta di un altro grande, il contrabbassista, violinista e compositore torinese Fred Buscaglione (1921-1960). Difatti negli anni Cinquanta, checché ne dicano certi cultori del jazz estremisti, la nostra inconfondibile melodicità italiana amava adagiarsi spesso su tappeti jazz. È il caso del brano bellissimo, ma poco conosciuto, dal titolo "Scusami", interpretato da Latilla nel Festival di Sanremo del 1957.

Sul mercato, oggi come oggi, di Latilla si trova pochissimo, oltretutto niente di veramente storico. Difatti solitamente io sono contraria a tutti quei dischi dove i cantanti ricantano i loro successi, infatti è raro che questi progetti poi portino ad esperimenti di vera qualità e siano fatti pensando alla raffinatezza delle orchestrazioni, caratteristica basilare delle registrazioni anni Cinquanta. Sperando che il lugubre fatto accaduto domenica 11settembre (ora data funesta anche per la musica italiana, non solo per il Cile e gli Stati Uniti) faccia ristampare qualcosa, cito "Una voce senza tramonto" della Cetra, rigorosamente introvabile.

Buon ascolto, riscoprite le grandi voci della nostra canzone!

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