martedì 9 marzo 2010

Note scordate.

Carissimi lettori, questo blog è un diario dove si parla di musica, ma qualche volta si divaga. Questa sera, dopo averla covata per molto tempo, voglio esprimere la mia indignazione per quello che sta succedendo riguardo le liste elettorali del partito di governo.
La mia morale, e scusate il parolone che oggi è talmente usato a sproposito che non ci si fa neanche più caso, mi ha sempre insegnato che chi non fa le cose in regola poi la deve pagare, mentre mi pare che i signori che detengono il potere in questo paese non vogliano neanche riconoscere i loro errori spiccioli, stupidi e grossolani.
Mi sembra un atteggiamento da dittatori, da superbi e disonesti, ma ora la freccia non li può colpire. Trovo vergognoso, e sono felice che tutta l'opposizione sia contraria, che si voglia rimandare il voto perché nel Lazio i votanti non possono dare la preferenza al partito di governo, che tra l'altro non è l'unico che appoggia la candidata del centro-destra (se non si poteva votare per il candidato mi sarebbe stato bene qualsiasi intervento, questo è ovvio, perché io tengo alla democrazia). Poi, se ne vogliamo parlare, il mio concetto di democrazia sarebbe più radicale, ossia non mi piace questo regime in cui noi dobbiamo votare per dei partiti che a loro volta, secondo logiche completamente aliene alla nostra volontà, scelgono chi ci rappresenterà materialmente.
Per quanto riguarda il nostro capo dello Stato, persona per la quale ho un'incrollabile stima, credo che non avrebbe potuto comportarsi diversamente, ossia non gli sarebbe stato possibile negarsi a firmare il decreto di recente approvato, anche perché un comportamento simile avrebbe significato attirarsi le antipatie di alcuni esponenti del governo che, dietro il loro falso rispetto per le istituzioni, nascondono anime da lupi.
Anche nella sinistra vi sono moltissimi lupi, basta pensare a quel teatrino di cui si è reso protagonista il sindaco di Bari pur di liberarsi, cosa che non gli è riuscita come non è riuscita al Partito Democratico, di Nichi Vendola, che insieme ad Emma Bonino e Giorgio Napolitano, completa il trio degli unici politici che posso sentir parlare e di cui posso dire di avere stima.
Questa divagazione politica, infatti, mi è stata suggerita da un suo scritto presente nel blog del sito http://www.nichivendola.it/, dove il nostro palesa tutta la sua indignazione su questo argomento, sperando che la manifestazione di piazza di sabato prossimo, a cui andrà molta gente come mi auguro, oltre che adirarsi contro questa pagliacciata elettorale, ricordi al governo che vi sono anche i problemi del paese da risolvere.
Mi sembra che questo governo non sia il "governo del fare" così spesso citato dal suo capo, piuttosto quello dello "sfasciare", del "rovinare", dell'"attaccare", dell'"assediare", del "corrompere". Mi sembra che questa legislatura sia quella degli annunci televisivi, della propaganda per nascondere ciò che non si è fatto, si vedano le tonnellate di macerie che ancora infestano l'Aquila. Mi sembra poi che l'Italia centro-meridionale sia particolarmente negletta da questo governo, che è il governo del Nord, nonostante che numerosi incarichi importanti siano appannaggio di gente meridionale, che di meridionale ha solo il fatto di essere nata al Sud (vedasi il ministro agli Affari regionali Raffaele fitto, che ha avuto la sfrontatezza di impugnare una legge regionale Pugliese, solo perché Nichi Vendola ha avuto il coraggio di dire che nella sua regione, una delle più ecosostenibili d'Italia, non ci vuole le centrali nucleari, perché questa energia sarà pulita quanto volete ma ha delle scorie difficilissime da smaltire, quindi ciao pulizia!).
Con questa serie di "note scordate" voglio che mi si conosca anche da questo punto di vista, ossia si possa scoprire che per me la musica è solo un modo di vedere la vita, non una droga che me ne fa evadere.
Tornando a questo governo, con tutta la sincerità io non concepisco il fatto che, dopo aver patito come si era patito sino al 2006 con il precedente esecutivo guidato dal "cavaliere", si possa aver riaffidato il comando a questa gente.
Va detto che forse ora come ora l'unica comunicazione possibile è quella televisiva, e noi forse non ne siamo sufficientemente al dentro, ma io non voglio pensare che è solo questo che determina il successo elettorale di un dato programma.
Scusate la divagazione politica, spero di riparlare di musica al più presto, anche perché questo, non vi preoccupate, rimarrà sempre e comunque un diario su questo argomento. Spero solo che i nostri governanti, che hanno interesse agli argomenti solo se li riescono a portare a loro favore, ci riescano a far compiere il nostro dovere civico.
Sinceramente, oltre che per la musica popolare, ora come ora invidio i pugliesi anche perché possono votare per un grande uomo politico come Nichi Vendola!

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